Processione delle Sette Chiese


A Farnetella, come da antica tradizione, ogni anno, la mattina del Venerdì Santo alle ore 8 viene effettuata una particolare processione di circa 8 km su un itinerario prevalentemente boschivo o comunque campestre, impiegando circa 4 ore di tempo: questa è la cosiddetta "Visita delle Sette Chiese" della "Venerabile Compagnia di Santa Croce". Durante il percorso avvengono delle soste di preghiera in luoghi precisi che rappresentano le "Sette Chiese" e vengono cantate quasi ininterrottamente antifone e strofe in latino attinenti alla Passione di Cristo. Guidano la processione due antiche lanterne e una pesante croce di legno, portata a turno, che contiene tutti i simboli legati alla tortura e alla crocifissione, e che viene baciata ad ogni “Stazione”. Le soste effettuate sono 12, ma in realtà solo 7 sono ufficialmente le “Chiese” o “Stazioni”.

 

La processione parte dalla “Chiesa della Compagnia di Santa Croce” e fa una sosta nella “Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista” (I stazione), per poi dirigersi verso un sentiero boschivo detto “Madonnino” (II stazione); qui avviene una sosta presso un’edicola con l'effigie della “Vergine del Conforto”, che si venera ad Arezzo. Da lì, proseguendo oltre si arriva al poggio del “Romitorio” (III stazione), un luogo particolarmente suggestivo raggiungibile soltanto attraverso una ripida salita, oltrepassando l'omonimo borro. Qui nel 1500 circa viveva un frate di nome Alessio, che si rifugiò nel bosco e fabbricò a sue spese una cappella ed una capanna dove abitò per un lungo periodo finché non morì. MAGGIORI INFORMAZIONI RELATIVE A “ROMITORIO” NELLA PAGINA SPECIFICA >> Percorrendo il sentiero del “Romitorio” in senso opposto, la processione giunge alla località di “Castelvecchio” (IV stazione) poco prima del cimitero del paese (dove avviene una piccola sosta di preghiera per i defunti). Da lì, incamminandoci verso un altro sentiero boschivo si arriva a “Sant’Angelo” (V stazione) incontrando lungo il percorso due Croci dinanzi alle quali viene effettuata una breve sosta. A questo punto la processione ha già lasciato il bosco per entrare sulla strada bianca detta della “Spessa”, dove è possibile ammirare ampi panorami e memorabili con la veduta dei profili di Rigomagno e di Lucignano. Tale strada, dopo un discreto tratto viene lasciata per un sentiero campestre all'altezza del “Poderino” e poi del “Podere Giardino”, fatiscenti memorie dell'azienda agricola Farnetella. Quindi, dopo l'attraversamento delBorro dei Fontanini, all'altezza del “Podere Cerretello” si rientra sulla strada asfaltata che tortuosa, in costante erta, risale a Farnetella. Dopo percorso qualche centinaio di metri, i fedeli, trovando un’edicola dedicata a Sant’Apollonia (località “Vignale”) effettuano una breve sosta per poi ripartire e giungere ad una piccola chiesa privata “Chiesa di Santa Maria” (VI stazione). La processione riprende e dopo essersi di nuovo fermata dinanzi ad un’ulteriore croce in prossimità del centro abitato, raggiunge il culmine nella “Chiesa della Compagnia di Santa Croce” (VII stazione) dove i fedeli entrano e si inginocchiano per raggiungere e baciare la croce, la stessa che è stata portata per tutto il percorso.

 

Il “Giro delle Sette Chiese” era un pellegrinaggio a piedi ideato nel XVI secolo da San Filippo Neri che si svolgeva a Roma attraverso un percorso ad anello di 20 km circa che toccava le principali chiese romane. Si praticava nel giorno di «berlingaccio» (il giovedì precedente l'ultimo giorno di carnevale), per contrapporsi ai festeggiamenti del Carnevale dal sapore pagano. Con il tempo, questa forma di devozione si è spostata al Venerdì Santo. L'espressione "fare il giro delle sette chiese" ha assunto nel linguaggio comune una valenza negativa: essa può significare, a seconda delle zone, perdere tempo girando senza scopo oppure cercare affannosamente qualcuno che dia ascolto.

 

Chiunque volesse partecipare è invitato ad unirsi alla nostra tradizione, unica nel suo genere, dato che non va confusa con la processione serale del Gesù Morto. È consigliato un abbigliamento leggero, sportivo e comodo. Si tiene inoltre a precisare che lo scopo di questa processione è prevalentemente religioso e legato effettivamente al contesto del Venerdì Santo. 

 

 ANTIFONE E STROFE

  • Stabat mater
  • Jesu Christe Crucifixe
  • Salmo Penitenziale 6
  • La Passione
  • Visita alla Croce
  • Lauda a Maria SS. Addolorata 

LIBRETTO DELLA PROCESSIONE

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Servizio TGR Toscana serale TG3 18/04/14